Addictus è un evento del tutto originale, poiché nasce dall’obiettivo di creare un linguaggio comune, tale da mettere in contatto ricercatori scientifici e operatori del settore delle dipendenze con la società civile (insegnanti, genitori, popolazione generale), spesso disinformata da campagne terroristiche e da un uso spregiudicato dei dati scientifici o da una comunicazione giornalistica improntata a un fuorviante sensazionalismo. Da clinici e ricercatori, costantemente coinvolti però anche nella didattica universitaria, siamo convinti che le Dipendenze, tutte, siano esse da droghe, farmaci o comportamentali, abbiano una radice in comune e che debbano ricevere la stessa considerazione di tutte le altre malattie, sia organiche che mentali. Ogni malattia dovrebbe avere una diagnosi (capire di cosa si tratta nello specifico) e un possibile trattamento (più possibile mirato), oltre al fatto di prevedere un percorso sufficientemente integrato onde evitare ricadute e/o complicazioni. Si dirà che ci sono i servizi per le dipendenze per fare questo, i SerD, ma spesso questi servizi si occupano delle sole sostanze illecite (spesso nemmeno tutte) e non delle sempre più diffuse dipendenze da farmaci di prescrizione (ansiolitici, analgesici ecc.). Vi è inoltre un grande deficit di sapere e comunicazione tra il mondo della neuropsichiatria infantile, la psichiatria dell’età adulta e i SerD. Ciò è di particolare importanza perché il rischio di sviluppare dipendenza da parte di un giovane adolescente è senza dubbio basso ma diventa molto elevato in certi disturbi neuro-psichici comuni, portando il rischio di sviluppare una o più dipendenza fin oltre il 50% dei casi. Ecco perché questo dialogo, mai realmente iniziato, è quanto mai opportuno, proprio perché quella temibile malattia che è l’addiction (dal latino addictus, schiavo per debiti) non prenda piede e, semmai lo fosse, perché possa essere efficacemente curata.
Questi obiettivi caratterizzano anche i modi di svolgimento di Addictus: diffusione nazionale, nessuna sponsorizzazione farmaceutica, per garantirne l’indipendenza, uno stile congressuale sobrio per contenere i costi, gratuità, alto livello scientifico ma con un linguaggio che possa essere inteso da una fascia ampia di popolazione, quindi non solo dagli addetti ai lavori, diffusione dei contenuti. Infatti, per non lasciare solo una traccia effimera, Addictus si è sempre valso di una solida produzione scientifico-divulgativa, fatta di opuscoli, fascicoli, libri, manuali ecc. da lasciare ai convenuti in modo gratuito; un altro tipo di diffusione spesso messo in pratica da noi è tramite le farmacie. La produzione di video su YouTube è un’altra delle forme comunicative di maggior successo dagli organizzatori di Addictus (cfr. Medicina delle Dipendenze Verona).
L’evento di dicembre, tre giornate indipendenti tra loro, avrà la seguente struttura: la prima giornata sarà principalmente rivolta ai sanitari sul problema della dipendenza da sonniferi-ansiolitici, problema tanto grave quanto trascurato a tutti i livelli; la seconda giornata verterà sui disturbi infantili che predispongono alle dipendenze e cercherà di coinvolgere professionisti, associazioni di genitori, insegnanti, con punti indipendenti di dibattito dove sarà possibile approfondire a piccoli gruppi tematiche specifiche tra specialisti e popolazione.
La terza giornata avrà invece le caratteristiche della corretta informazione: una carrellata sulle più comuni dipendenze spiegate un modo semplice ma scientificamente corretto alla popolazione. Naturalmente l’accesso alle 3 giornate resterà libero per tutti gli interessati, fatte salve le misure di sicurezza, ma la struttura di Riva offre ampie garanzie in tal senso.
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