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Convegno ECM in Presenza
CENTRO CONGRESSI RIVA DEL GARDA
Le Dipendenze Patologiche e il “setaccio di Socrate”:
È vero? È cosa buona? È utile?
Sessione Mattutina:
Le Comunità Terapeutiche nel Sistema delle Dipendenze
Sessione Pomeridiana:
Comunità Terapeutica: al passo di un mondo che cambia
Sessione PARALLELA Mattutina A
Il medico di MMG di fronte alle dipendenze. Cosa fare, cosa non fare.
Sessione PARALLELA Pomeridiana B
Nuovi strumenti per nuovi utenti: Esperienze sul campo
La Gestione clinica dell’ADHD del giovane adulto
Addictus è un evento del tutto originale, poiché nasce dall’obiettivo di creare un linguaggio comune, tale da mettere in contatto ricercatori scientifici e operatori del settore delle dipendenze con la società civile (insegnanti, genitori, popolazione generale), spesso disinformata da campagne terroristiche e da un uso spregiudicato dei dati scientifici o da una comunicazione giornalistica improntata a un fuorviante sensazionalismo.
Da clinici, ricercatori ed educatori, siamo convinti che le Dipendenze, tutte, siano esse da droghe, farmaci o comportamentali, abbiano una radice comune e che debbano ricevere la stessa considerazione di tutte le altre malattie, sia organiche che mentali.
Ogni malattia dovrebbe avere una diagnosi (capire di cosa si tratta nello specifico) e un possibile trattamento (più possibile mirato), oltre al fatto di prevedere un percorso sufficientemente integrato onde evitare ricadute e/o complicazioni.
Si dirà che ci sono i servizi per le dipendenze per fare questo, i SerD, ma spesso questi servizi si occupano delle sole sostanze illecite (spesso nemmeno tutte) e molto meno delle sempre più diffuse dipendenze da farmaci di prescrizione (ansiolitici, analgesici ecc.).
Vi è inoltre un grande deficit di sapere e comunicazione tra il mondo della neuropsichiatria infantile, la psichiatria dell’età adulta, la medicina generale e i SerD.
Ciò è di particolare importanza perché il rischio di sviluppare dipendenza da parte di un giovane adolescente è senza dubbio basso ma diventa molto elevato in certi disturbi del neuro-sviluppo piuttosto comuni, portando il rischio di evolvere verso una o più dipendenze fin oltre il 50% dei casi.
Ecco perché questo dialogo, mai realmente iniziato, è quanto mai opportuno, proprio perché quella temibile malattia che è l’addiction (dal latino addictus, schiavo per debiti) non prenda piede e, semmai lo fosse, perché possa essere efficacemente curata.
Questi obiettivi caratterizzano anche i modi di svolgimento di Addictus: diffusione nazionale, nessuna sponsorizzazione farmaceutica, per garantirne l’indipendenza, uno stile congressuale sobrio per contenere i costi, alto livello scientifico ma con un linguaggio che possa essere inteso da una fascia ampia di popolazione, quindi non solo dagli addetti ai lavori, diffusione dei contenuti.
La sesta edizione prevede, per la prima volta, il coinvolgimento dei medici di medicina generale. Per non lasciare solo una traccia effimera, Addictus si è sempre valso di una solida produzione scientifico-divulgativa, fatta di opuscoli, fascicoli, libri, manuali ecc. da lasciare ai convenuti in modo gratuito. La produzione di video su YouTube è un’altra delle forme comunicative di maggior successo.
L’evento di dicembre, si caratterizzerà in tre giornate indipendenti tra loro e avrà la seguente struttura:
la prima giornata sarà principalmente rivolta ai disturbi del neurosviluppo, dalla tossicologia neonatale fino alla tarda adolescenza e cercherà di coinvolgere professionisti, associazioni di genitori, insegnanti.
La seconda giornata verterà sugli aspetti della riabilitazione, con focalizzazione pluriprofessionale sulle esperienze comunitarie più innovative a livello nazionale, e, parallelamente, sugli interventi di cura possibili dal medico di medicina generale.
La terza giornata sarà aperta al pubblico ed porrà il focus su quei disturbi del neurosviluppo, come l’ADHD, che trovano scarsa attenzione e professionalità nell’attuale sistema sanitario nazionale.
Parallelamente alle sessioni scientifiche, sarà visitabile una mostra di quadri di art brut, come operazione culturale di avvicinamento al mondo del disagio psichico.
Verona 18.10.2024
Fabio Lugoboni